Il vitigno Foglia tonda, diffuso da tempo immemorabile soprattutto nella Toscana meridionale e riscoperto recentemente, è entrato ormai da anni a far parte della storia di Mocine – Cascina Santa Marta.
Di questo vitigno non ci sono informazioni certe sulle sue origini: è già citato dal Di Rovasenda (1877) che in un suo Saggio descrive le caratteristiche di questo vitigno presente a Brolio. Il Foglia tonda, in purezza o in assemblaggio, produce vini di notevole ricchezza polifenolica, caratterizzati da un’acidità spiccata e una buona vocazione all’invecchiamento. E Mocine ha scommesso proprio su questo vitigno: grazie alla lunga collaborazione con i noti enologi Attilio Pagli e Giacomo Cesari è nato S´Indora, pura espressione del vitigno Foglia Tonda.
Il Foglia tonda, in purezza o in assemblaggio, produce vini di notevole ricchezza polifenolica, caratterizzati da un’acidità spiccata e una buona vocazione all’invecchiamento.
Una sfida dai risultati affascinanti e imprevedibili. Il Foglia tonda viene usato anche nella produzione di Mocine (60% sangiovese, 35% foglia tonda e barsaglina, 5% colorino) e del fratello Otto Rintocchi, fatto con le medesime uve, ma con maggior peso per quelle rare.
Recentemente Mocine ha partecipato, come produttore di vini ottenuti da Foglia tonda, il 1° febbraio a Fattoria del Colle, al primo forum dedicato appunto al vitigno Foglia tonda. Un appuntamento che ha visto la partecipazione di nove Cantine di buona parte delle province toscane e che aveva lo scopo di presentare, alla stampa specializzata, una panoramica dei vini ottenuti da uve Foglia Tonda in purezza o in blend.
Si è trattato di un appuntamento importante per quei produttori che negli ultimi anni hanno dedicato piccole porzioni delle loro superfici vitate alla coltivazione di quest’antica varietà, e che hanno avuto modo di rapportarsi, condividere esperienze e osservazioni, per raggiungere quell’eccellenza qualitativa che caratterizza la più antica e vera cultura vignaiola.